giovedì 21 maggio 2015

Com’è frequentare la scuola nei paesi poveri?

Com’è frequentare la scuola nei paesi poveri?
Vi siete mai chiesti come studiano i ragazzi della vostra età nei paesi poveri? Abbiamo raccolto per voi qualche informazione.

SITUAZIONE GENERALE
Nei paesi in via di sviluppo sono molto pochi i ragazzi che riescono a diplomarsi, e tanti non riescono neanche a finire la scuola elementare: molti bambini infatti abbandonano la scuola prima di completare gli studi. Le ragioni sono abbastanza ovvie e includono la difficoltà di raggiungere la scuola e il costo degli studi. Anche nei casi in cui non si debba pagare la retta scolastica, ci sono molti altre spese implicate, come il pranzo, il grembiule, la tassa per gli esami. Inoltre, in molti luoghi il livello dell’insegnamento di per sé è relativamente basso e spesso i genitori sono costretti a far prendere ripetizioni ai figli al di fuori della scuola così da fargli superare i gli esami.
Molti di questi ragazzi cercano di guadagnarsi dei soldi per mantenersi gli studi lavorando nella fattoria di famiglia o vendendo qualcosa al mercato. Ma nel momento in cui si rendono conto che, nonostante l’investimento economico, non imparano molto (che in alcuni casi significa anche non acquisire un’alfabetizzazione di base), sono molti i genitori che non tengono più i loro figli a scuola.
Purtroppo anche i pochi “superstiti” che proseguono gli studi non vanno molto oltre. Questo perché non hanno grandi prospettive lavorative e lo studio non garantisce loro un lavoro sicuro. Inoltre il metodo d’insegnamento è spesso troppo teorico e non allineato con il mercato del lavoro. Le università e i college nei paesi in via di sviluppo non hanno materiali adatti e non sono finanziariamente equipaggiati e solo alcuni insegnanti riescono a portare avanti il proprio insegnamento.

SISTEMA EDUCATIVO
Il sistema educativo si basa spesso sul modello occidentale, puntando su matematica, scienze, lingue e studi sociali. Questi programmi non danno molta importanza a tematiche che dovrebbero stimolare l’intelletto dei ragazzi, come ad esempio la mitologia greca, i numeri primi, i movimenti tettonici e molto spesso i programmi sono scarsi e anche chi conclude gli studi non acquisisce grandi conoscenze.
Gli studenti più meritevoli purtroppo hanno un futuro molto diverso dal loro corrispettivo nei paesi più ricchi. Non esistono livelli superiori di scuola o opportunità lavorative ad aspettarli: finiranno probabilmente a lavorare nelle fattorie di famiglia o in quelle vicine, oppure apriranno una loro piccola impresa. La scuola non li prepara a gestire le risorse che dovranno controllare, né li guida per creare opportunità che potrebbero farli diventare meno poveri. Oltretutto, la scuola non assiste gli studenti per fargli capire l’importanza della salute fisica, di cui si ha bisogno per una stabilità economica e per la qualità della vita: molto spesso non spiegano neanche l’importanza di gesti quotidiani, come lavarsi le mani. Per noi è un gesto spontaneo e anche banale, ma per loro non farlo potrebbe significare contrarre molte malattie.Almeno 250 milioni di bambini non può né leggere, né scrivere, anche dopo aver trascorso quattro anni a scuola.

QUALI PAESI E QUALI GRUPPI NE SONO PIÙ COLPITI?
Sono più di 57 milioni i bambini che non frequentano neanche le scuole elementari. Di questi, circa la metà vive in paesi dell’Africa subsahariana. Un 20% è costituito dall’Asia del sud e dell’ovest. Di questi bambini, il 54% è costituito da femmine. Come già spiegato, sono molti i bambini che lasciano gli studi prima di completarli: ad esempio nelle regioni subsahariane solo il 56% completa le scuole elementari. Solo nel 2010 ben 69 milioni di ragazzi tra i 10 e i 16 anni non hanno frequentato la scuola. In totale, circa 774 milioni di giovani con più di 15 anni, inclusi gli adulti, non sanno né leggere né scrivere e di questi, circa due terzi sono donne.
A parte le donne, ci sono tanti altri gruppi per cui studiare è difficile: si tratta di minoranze indigene, religiose, etniche e linguistiche; fanno parte di queste minoranze anche i ragazzi disabili, per non parlare poi dei ragazzi che vivono in regioni di conflitto.

PER QUESTI RAGAZZI, COSA SIGNIFICA STUDIARE?
Per tutti questi ragazzi riuscire a ottenere un’educazione di buona qualità potrebbe significare aiutare a trasformare il proprio paese, aiutare i cittadini a lavorare insieme per creare istituzioni e società forti. Basta un solo anno in più di scuola: stando ad un’analisi del governo Britannico, un anno di educazione in più può portare il paese ad una crescita economica annuale di 1% in più. Pensateci la prossima volta che vi lamentate per i compiti in più che il prof vi ha assegnato.

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